L'esordio narrativo dello scrittore pinerolese è datato gennaio 2008 con il fanta-thriller GATELAND. Nello stesso anno ha ricevuto la segnalazione dell’Associazione ARTE CITTA’ AMICA di Torino nell’ambito delle opere edite con il suo romanzo ROBINSON JR. Nel 2009 esce il suo terzo romanzo, una storia di satira politica dal titolo TODOS CABALLEROS. Satan’s Womb/L’Utero di Satana è il suo quarto romanzo e rappresenta un ritorno alle tematiche fantastiche a lui care.
giovedì 20 marzo 2014
Il più grande evasore fiscale italiano
Il nostro Paese conta, ogni anno, manovra finanziaria dopo manovra finanziaria, Governo dopo Governo, di arrestare, limitare o azzerare l'evasione fiscale. Diverse sono le correnti di pensiero legate al modo grazie al quale stroncare questa piaga che, se non proprio solo italiana, è certamente molto sviluppata entro i nostri confini. C'è chi, ad esempio, vorrebbe eliminare il contante o comunque limitarne la diffusione per rendere tracciabile ogni pagamento e quindi, di fatto, eliminare il problema. In teoria. Infatti, la domanda da porsi principalmente per dar vita ad un miglior contrasto a questa pratica illecita è "chi è il più grande evasore fiscale italiano"? La risposta a questa domanda è tanto semplice quanto terribile: la Mafia.
Gli interessi economici della criminalità organizzata sono ramificati e consolidati nella società, nella politica e nell'economia e spaziano dalla filiera alimentare al turismo, dai servizi alle imprese a quelli alla persona, agli appalti, dalle forniture pubbliche al settore immobiliare e finanziario.
Il rapporto annuale di Sos Impresa (2012) sostiene che i ricavi complessivi ammonterebbero a 138 miliardi di euro. Teoricamente, se si ponesse fine a questo sistema criminale l'Italia potrebbe permettersi il lusso di dimenticarsi di ripianare il debito per almeno 5 anni. Il sistema Mafia incide per il 7% del pil nazionale. Le organizzazioni criminali commettono quasi un reato al minuto nel commercio, 1300 al giorno, 50 all'ora. Gli imprenditori vittime sono almeno un milione, pari a un quinto degli attivi. Persino il mercato ittico rappresenta un problema. Dati della Fao mostrano che il 75% del pesce che giunge sul mercato mondiale è pescato di frodo e che le bande criminali che si occupano di questo traffico sono legate alla malavita organizzata russa, cinese e giapponese, non solo italiana.
Se ne deduce che affermare seriamente di voler contrastare l'evasione fiscale e contemporaneamente depotenziare l'attività antimafia è una contraddizione in termini. Una presa per i fondelli, insomma...
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