venerdì 27 marzo 2015

I soliti sospetti

Forse non tutti sanno che una delle norme più longeve del New Deal di Roosevelt, introdotta nel 1933 ai tempi della Grande Crisi, è il Glass-Steagall Act (prendendo il nome dai due relatori e promotori: il Senatore Carter Glass e il Deputato Henry B. Steagall) che istituì la Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) negli Stati Uniti e attuò delle riforme bancarie, progettate per controllare la speculazione. Questa Legge, rivoluzionaria per l'epoca anche in virtù del fatto che è stata fortemente voluta da un acceso sostenitore e difensore del liberismo, sanciva la sostanziale separazione tra le banche commerciali, cioè quegli istituti di credito che raccoglievano denaro presso i risparmiatori per prestarlo e lucrare sulla differenza dei due tassi applicati, e le banche d’investimento, le quali investivano capitali in prodotti finanziari e offrivano consulenze. A partire dagli anni Ottanta, l'industria bancaria ha cercato di convincere il Congresso ad abrogare tale normativa. Ci riuscì nel 1999. Il Glass-Steagall Act fu abrogato. Molti commentatori sostengono apertamente che questa sia stata una delle cause della crisi. Il Congresso statunitense, a maggioranza repubblicana, approvò una nuova legge bancaria promossa dal Rappresentante (Jim Leach) e dal Senatore Phil Gramm. Venne promulgata il 12 novembre 1999 dal Presidente Bill Clinton e divenne universalmente nota con il nome di Gramm-Leach-Bliley Act. Questa nuova legge abrogava le disposizioni del Glass-Steagall Act del 1933, proprio nella parte che prevedeva la separazione tra attività bancaria tradizionale e quella di investment banking, lasciando inalterate le disposizioni che riguardavano la Federal Deposit Insurance Corporation. Poco importa, il peggio era stato compiuto. Perché questa normativa era così importante? L'obiettivo che Roosevelt aveva intenzione di raggiungere (e ci era riuscito) era quello di evitare che il fallimento dell'intermediario (la banca d'investimento) comportasse altresì il fallimento della banca tradizionale (quella che raccoglieva i risparmi dei cittadini). In questo modo, si impediva che l'economia reale (quella che produce beni e da lavoro) fosse direttamente esposta al pericolo di eventi negativi (dovuti prettamente ai rischi assunti dal mercato finanziario). Un altro risultato negativo che si è ottenuto con questa operazione è che le banche non svolgono più il loro compito precipuo e cioè quello di prestare del denaro. Esse lo ritengono (laddove gli Stati pongono dei limiti di usura) economicamente poco vantaggioso e preferiscono investire grosse cifre in altri tipi di operazioni finanziarie. Che sono, per la loro stessa natura, molto rischiose e azzardate. La crisi attuale è figlia legittima e riconosciuta proprio di questa scelleratezza nella scelta della filosofia politico-economica da applicare e dall'interessata miopia di chi ora detiene saldamente le redini del mercato globale. Altro che Nuovo Ordine Mondiale. Lo stato d'insolvenza nel mercato dei mutui subprime ha scatenato una crisi di liquidità che si è trasferita simultaneamente all'attività bancaria tradizionale. E da questa ai correntisti. Cioè, alla gente comune.

giovedì 5 marzo 2015

59 SFUMATURE DI GRIGIO

59. A tanto dovrebbe ammontare la rappresentanza parlamentare del Nuovo Centro Destra. La notizia che l'attuale Governo vada sotto in una votazione (visto quel che ha prodotto finora), anche se soltanto in Commissione Giustizia, non solo non mi provoca dolori intestinali ma addirittura mi auguro accada sempre più spesso. Siamo (ancora) in democrazia e bisogna metterlo in conto. Se questo significa essere un gufo allora voglio andare oltre: io sono persino Edvige, la civetta di Harry Potter. Tuttavia... se si segue l'attività politica occorre sempre prestare la massima attenzione ai "tuttavia"... l'oggetto della discussione in Commissione era il raddoppio dei termini per la prescrizione da applicare ai reati di corruzione. Volontà di PD, SEL e (quel che rimane di) Scelta Civica era quello di porre un freno a questo fenomeno negativo aumentando il periodo di "esistenza" del reato, cioè quello in cui gli inquirenti, giudici e magistrati, possono portare a termine il procedimento penale senza dover essere interrotti da quel "privilegio" o diritto che dir si voglia. Il giusto processo in tempi ragionevoli e la certezza della pena non devono far dimenticare che l'interesse dello Stato a perseguire tali reati (ed altri, penso a quelli di Mafia, ad esempio) non ha limiti di tempo (come avveniva nell'Atene classica e tuttora nei Paesi anglosassoni di fronte ad evidenza della prova). A mettersi di traverso è stata la costola destra della maggioranza renziana: l'NCD di Alfano. Usando lo stesso acronimo, invito le forze parlamentari a soccorrere la ex-maggioranza per superare (solo in questo caso) l'attimo di impasse: Non Ci Deludete.