L'esordio narrativo dello scrittore pinerolese è datato gennaio 2008 con il fanta-thriller GATELAND. Nello stesso anno ha ricevuto la segnalazione dell’Associazione ARTE CITTA’ AMICA di Torino nell’ambito delle opere edite con il suo romanzo ROBINSON JR. Nel 2009 esce il suo terzo romanzo, una storia di satira politica dal titolo TODOS CABALLEROS. Satan’s Womb/L’Utero di Satana è il suo quarto romanzo e rappresenta un ritorno alle tematiche fantastiche a lui care.
martedì 14 dicembre 2010
Mi rifiuto...
Immagine tratta dal blog http://ncmmd.blogspot.com/2010/04/rifiuti-zero-costi-zero.html
Mi rifiuto...
Quando parliamo di rifiuti, abbiamo l'immagine della società moderna. Con le sue contraddizioni nella corsa al massimo benessere, nella sua attitudine a misurarlo sulla base dei "consumi". E nella sua sempre più evidente insostenibilità. Tanto bene ci siamo calati in questo sogno per cui tutto ciò non debba finire mai, che spesso è fastidioso sentirselo ricordare: ci troviamo ormai sommersi dai rifiuti con un inquinamento estremamente diffuso nell'aria, nella terra e nell'acqua e alla vigilia di una crisi energetica dovuta all'aumento dei costi delle risorse (sempre più aquirenti che ambiscono alla loro fetta di "benessere" e materie prime che per forza di cose sono limitate).
Ma invece di pensare a come invertire questo processo autodistruttivo, stiamo a litigare su quanto ci resta ancora: 20 anni, 50 anni di consumi sfrenati... "Ma chissenefrega! Per noi ne abbiamo ancora per un bel po', in futuro una soluzione la troveranno...".
E allora ecco il paradosso della modernità in tutta la sua forza: montagne di scarti irrecuperabili sorgono ai margini dei nostri insediamenti urbani, delle nostre città "civili" e ci sembra normale bere l'acqua in bottiglie di plastica, comperare merendine il cui imballo vale quanto il contenuto (ma molto di più in termini di danni ambientali), usare e gettare, usare e gettare... E ancora, bambini e poveri di tutto il mondo si riuniscono in enormi discariche (di rifiuti provenienti dai paesi "civili") per differenziare e recuperare quello che non abbiamo fatto noi! E che per noi è uno scarto.
Non si tratta di salvare il mondo, qui dobbiamo salvarci da noi stessi!!! Qualcuno è disposto a rimettersi in gioco per ripensare un mondo diverso? Chi accetta la sfida?
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