martedì 13 ottobre 2015

BANCOTAS

In questo periodo, il Comune di Pinerolo (ma non solo) sembra rinascere e le attività economiche e festaiole si susseguono le une con le altre con la stessa frequenza del volo di api vicino all'alveare. C'è la ripresa (lo sostengono gli economisti europei) anche se più debole del previsto (parole di Draghi) ma in Italia è forte e durerà (lo dice il nostro Ministro dell'Economia Padoan). Poi, dopo aver letto o ascoltato queste veline di regime si da un'occhiata al portafogli e nonostante le Fiere siano piene di prodotti di consumo le spese latitano, si rimandano o si depennano dai nostri pensieri. Basta dare un'occhiata ai banchi ed ai commercianti. Tanta gente si muove per guardare le merci esposte ma pochissimi sono coloro che mettono mano al borsellino. Chi afferma il contrario o si trova dentro una Matrix o è parte del sistema che vive sulle spalle del commercio. Sì. E' così. Da qualche anno a questa parte, commercianti e artigiani sono considerati il Bancomat delle Amministrazioni Pubbliche e pagano, spesso e volentieri, più imposte e tasse di quanto incassano. Quando l'Erario lamenta una riduzione delle entrate fiscali sa benissimo che (al di là delle dichiarazioni di marketing politico) impoverire i cittadini comporta la riduzione delle movimentazioni di denaro di tutti i settori produttivi e di intermediazione commerciale. Lo Stato, che oggi si è dimesso dalle sue principali funzioni, ha il DOVERE di sovrintendere all'Economia cittadina e di non mettersi inerte da una parte (privilegiata) ad osservare. Cosa può fare? Uno degli strumenti di cui si dovrebbe dotare è la COSAP (da non confondere con la TOSAP da cui si differenzia per la natura contributiva del balzello) che, se supportata da un Regolamento adeguato, può distribuire e gestire al meglio il tributo favorendo i settori artigianali e produttivi più deboli e colpiti dalla Crisi; accogliere la richiesta di trasformare un debito fiscale in lavoro (il cosiddetto BARATTO AMMINISTRATIVO); combattere la sciagurata idea del Governo di cancellare l'utilizzo dei BUONI PASTO per fare la spesa (al momento, è l'unica “moneta alternativa” all'Euro che circola nel nostro Paese); anziché ridicolizzare la posizione lavorativa dei cittadini col Job Act occorrerebbe intervenire sui Centri per l'Impiego per trasformarli negli equivalenti omologhi degli altri Paesi europei (cosa tra l'altro contenuta nella stessa Legge ma non ancora applicata). Ci sarebbe ancora molto che si potrebbe fare. Se se ne ha la voglia o la necessità.

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