giovedì 1 luglio 2010

Se i banchieri ci controllano, chi controlla i banchieri?


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Se i banchieri ci controllano, chi controlla i banchieri?

Il governo del mondo da parte di una ristretta cerchia di persone (le stesse che, per generazioni, hanno gettato il mondo nel caos e nella barbarie della guerra) è illegittimo, sia che si ponga al comando banchieri, politici, o Illuminati come paventato da scrittori sensibili ed intelligenti come David Icke. L’uniformità di governo, di religione, di razza, non è un’utopia, ma può essere un fardello, tanto più paradossale in quanto ottenuto proprio con la divisione e la lotta fratricida dell’uomo contro l’uomo. “Dividi et impera” (dividi e trionfa) è il sistema con cui una ristretta cerchia di farabutti inumani ha pianificato il raggiungimento di una società orwelliana in cui tutto e tutti sono sotto controllo. Il loro ultimo obiettivo è l’impianto di un chip sottocutaneo (come quello per i cani, per intenderci) che sostituisca la moneta e in cui sono contenute le informazioni bancarie della persona che deve effettuare una transazione. Il controllo dei controllanti sui controllati, perdonate il gioco di parole, sarebbe fuori controllo. Siamo nati ieri e veniamo educati oggi per essere gli schiavi di domani. La globalizzazione non c’entra. Bin Laden non c’entra. Il crocifisso a scuola non c’entra. Il debito pubblico non c’entra. E potrei continuare all’infinito. E’ stato progettato, pianificato e costruito un sistema antidemocratico, incompatibile con l’evoluzione e con la vita stessa di questa Terra. Stiamo vivendo un’epoca drammatica della nostra vita in cui un nugolo di barbari vestiti come il Ku-Klux-Klan sta terrorizzando TUTTI gli altri. Le nostre paure, la televisione e tutte le menzogne che ci propinano i servi dell’elite esclusiva che governa il mondo, servono a tenerci buoni, docili, facili da conquistare e schiavizzare. Non lasciatevi ingannare dalle loro parole. La sicurezza non è un loro obiettivo. Non vogliono nemmeno renderci più saggi e rispettosi della Legge. Gli indici delle Borse mondiali non possono scendere tutti contemporaneamente se non in presenza di una forte sottrazione di fondi dal sistema economico. Soldi che da qualche parte debbono per forza finire, ad esempio, nell’acquisto di oro o diamanti. Un’alternativa è il deposito nei paradisi fiscali dove TUTTE le banche mondiali hanno una loro sede operativa (Svizzera, Isole Cayman, Montecarlo, ecc…). Non vogliono la globalizzazione. Stanno mentendo. Vogliono controllare il mercato per annientare gli avversari. Un regime di competizione e un sistema piramidale di trasmissione delle nozioni non sono compatibili. L’uno è opposto all’altro. Mentre il primo affonda le proprie radici nel concetto stesso di evoluzione affermando che i migliori vincono e trascinano gli altri, il secondo è una monarchia mascherata, ipocrita e vigliacca. Le società segrete non hanno ragione di esistere in una società aperta. La loro utilità si è dimostrata nella Storia solo in momenti di occupazione e di lotta clandestina. E’ dunque questo il punto? Le società segrete sono in lotta contro la civiltà che le ospita? Esse sono il cancro che sta consumando il corpo della nostra società? Sono, forse, da considerare come parassiti che infestano le debolezze critiche del sistema ospitante? Si, è così. Finché una buona parte di noi si accorgerà di avere le catene al collo. Allora, insieme, ci riprenderemo il controllo del pianeta.

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