mercoledì 24 giugno 2009

Un regalo...per LEI.


LEI
Era il giorno del suo compleanno e LUI non riusciva ancora a trovare qualcosa di importante da regalarle per farle capire quanto tenesse alla sua persona. Che cosa si può donare a qualcuno che ha già tutto? Soleva ripetere. E più ci pensava più sembrava che la soluzione al suo dilemma se la svignasse, allontanandosi affannosamente da LUI. Scorrevano i minuti, le ore. Il rintocco della mezzanotte si avvicinava inesorabile. LUI stava correndo il rischio di farsi trovare da LEI con le mani e le tasche vuote. Che cosa poteva trovare che gli occhi di LEI non avessero ancora contemplato o le sue mani già amorevolmente accarezzato? Camminò su e giù per le stanze di quella casa che mai come quel giorno gli era sembrata più fosca e inadeguata. I suoi passi erano stati così tanti e intensi che quasi crearono dei solchi sul pavimento. Era il segno che l’autocommiserazione e la rabbia erano forti. Per caso, soprappensiero, il suo sguardo andò a posarsi sopra una finestrella della casa che, distrattamente, aveva lasciata aperta. Non appena avrò risolto questo problema la chiuderò. Pensò.
E mentre stava meditando sul da farsi i suoi occhi furono attirati da una cosa di cui si era dimenticato e che si trovava proprio li, fuori della finestra. Smise di camminare. Si fermò. Si avvicinò alla piccola finestrella di mogano e guardò fuori, nel buio della notte. La Luna luminosa e rotonda si stagliava alta nel cielo. Che stupido che sono stato, disse urlando. Se solo avesse provato prima a pensare lucidamente, senza farsi prendere dall'affanno, avrebbe già capito che la soluzione si trovava proprio li, davanti ai suoi occhi. La Luna. Ma certo. Nessuno le aveva ancora fatto un regalo così. Decise che avrebbe preso la Luna e gliela avrebbe donata quella sera stessa. Scese per le scale fin giù in garage. Aprì la porta basculante, accese la luce elettrica, diede una rapida occhiata e nel disordine con cui accumulava oggetti di varia natura ed utilità vide ciò che stava cercando. Afferrò una grossa e lunga corda e fece ritorno con spirito fiero e trionfante nel suo appartamento. Uscì sul balcone, fece un grosso cappio e lanciò il lasso più in alto che poté. Afferrò la Luna al primo tentativo ed incominciò a tirare. Tirò più forte che poteva, aggrappandosi alla ringhiera del balcone. La sua eccitazione fu incontenibile quando la vide spostarsi verso di LUI. La luminosa palla dei cieli notturni sembrava aver capitolato e, seppur lentamente, si avvicinava a quel balcone. Soltanto per un po'. Poi, nonostante che LUI raddoppiasse gli sforzi sentì che la Luna faceva nuovamente resistenza ed addirittura si opponeva ai suoi propositi, andando in un’altra direzione.
Lo sconforto si stava impadronendo di LUI. Le forze cominciarono a venir meno e nella stanchezza che stava vincendo ogni sua velleità provò a lanciare uno sguardo verso la luce della Luna e solo in quel momento si accorse di un fatto tanto strano quanto singolare. Un altro lasso era stato lanciato in direzione della Luna e qualche sconosciuto stava cercando di tirarla Luna verso di sé. S’infuriò e legò la fune al davanzale della ringhiera di ferro. Quindi, vi salì sopra e in piedi, in condizione di precario equilibrio, cercò di tirare ancora la Luna dalla sua parte. Lo sconosciuto sembrò fare altrettanto. LUI osservò meglio la palla luminosa alta nel cielo buio della notte e vide che altri lassos venivano lanciati da ogni direzione, unendosi nell’afferrare e tirare il "suo" regalo di compleanno. Smettete, vi prego. Disse. Non vedete che sto cercando di regalare la Luna ad una persona che ha già tutto? Come fate a non capire? Urlò con quanto fiato aveva in gola. Dall'altra parte udì urla e strepiti simili ai suoi. Tirò verso di sé la Luna fino a quando non cadde in terra, semisvenuto. Restò così per una decina di minuti, dolorante, folle di rabbia, impotente, sfinito per la fatica. Quasi in lacrime, vide la Luna ancora alta nel cielo esattamente dove era sempre stata. LUI non era riuscito a prenderla ma nemmeno gli altri sconosciuti avevano raggiunto quell'ambizioso obiettivo. Non si sentiva affatto felice per questo pensiero. Sapere che anche altri avevano desistito non lo aiutava certo a risolvere il suo problema. Si trovava ancora punto e a capo.
Che cosa poteva trovare a quell'ora della notte di così grande che LEI non aveva ancora avuto in dono da nessuno? Si sentiva uno stupido. Un fallito. Voleva urlare il suo dolore ma i polmoni ed il costato, provati dalla fatica precedente, non sembravano in grado di assicurargli questa possibilità. Si rialzò in piedi. Montò sopra il corrimano della ringhiera di ferro del balcone. Guardò in basso. Pensò che bastava un attimo. Avrebbe dovuto solamente lasciarsi andare e sarebbe finito tutto. Il destino degli sconfitti era sempre stato quello. Ai vincitori gli altari, ai perdenti la polvere. Socchiuse un poco gli occhi e pensò. E' solo un attimo. Questione di qualche secondo e poi tutto finirà.
Per caso, mentre pensava a queste parole, il suo sguardo incrociò una stella cometa. Trattenne il fiato e fece per buttarsi quando realizzò. Un momento, pensò. C'è ancora qualcosa che posso regalarle. Una stella. Ma certo. Quello sarebbe stato senz'altro un regalo che avrebbe potuto apprezzare. Senza pensarci un istante di più, flettendo i quadricipiti quasi fino allo spasimo, si lanciò verso l'alto ed afferrò la stella cometa. La prese per la coda e, per nulla scossa dal peso del nuovo arrivato, il corpo celeste lo trasportò lungo tutto il suo percorso. LUI si sentì felice. Aveva finalmente trovato un regalo che poteva essere degno agli occhi di LEI. Eppure, c’era ancora qualcosa che sembrava non andare per il verso giusto. LUI aveva afferrato la cometa ma era il corpo celeste che lo stava portando via dalla Terra. Lontano da LEI. Smetti di allontanarti. Disse fremente di paura e schiumante di rabbia. Devi andare dall'altra parte. Aggiunse. Ma la Cometa continuò la sua corsa, allontanandosi dal pianeta e da LEI. LUI comprese che avrebbe dovuto mollare la presa o sarebbe stato portato lontano da casa. Lontano da LEI. Non poteva permettere tutto ciò. Mollò la presa. Lasciò che le sue mani scivolassero lungo la coda della Cometa. Ricadde verso la Terra. Atterrò sul letto di un lago. Un tonfo sordo si udì nella notte buia. Uno scrosciare di acqua risuonò tra le pareti rocciose, culla di quel lago. LUI ritornò a galla e nuotò mestamente verso la riva. Sfinito si distese sull’erba e guardando il cielo trapunto di stelle non smise di pensare. Ho fallito di nuovo. Sono bagnato fradicio. Le mie membra sono stanche ed il mio spirito sfiduciato. Non ho ancora trovato il regalo per il suo compleanno.
Che cosa poteva portare quel povero sventurato al cospetto di LEI? Cosa? Si maledì cento, mille volte. Ed ancora cento e mille volte. E continuò a torturarsi con ferocia mentre i rintocchi della mezzanotte si facevano sempre più vicini. Occorreva una magia. Un miracolo. Qualcosa di più prezioso di tutto l'oro del mondo. Di più importante della Luna e di più bello di una stella Cometa. Ma cosa c'era sulla Terra che potesse valere così tanto, si domandò. Si rialzò e sommessamente ritornò verso casa. Passò vicino alla casa di LEI e per la vergogna non osò alzare lo sguardo. Aveva fallito clamorosamente. Ancora una volta. LEI sarebbe stata delusa. Non lo avrebbe più voluto vedere. Una creatura così bella non avrebbe potuto sopportare la vicinanza di un simile sciocco perdente. LUI affrettò il passo, quasi a voler fuggire dal suo destino. Ma sapeva che non vi era distanza sufficiente per nascondere la sua inettitudine. Aveva mancato. Nel giorno più importante. Mentre stava per salire le scale per far ritorno a casa propria e nascondersi sotto le coperte, quasi fosse un bambino, il suo sguardo incrociò una vetrata e si fermò. Rifletté alcuni istanti. Qual è il regalo più grande del mondo? Quale cosa non ha prezzo o eguali? La Luna? Non è unica nel cosmo e invero non è nemmeno il più bello tra gli astri del cielo. E nemmeno la Cometa può dirsi ineguagliabile e di inestimabile valore. Si. Aveva finalmente trovato ciò che cercava. Che stupido che era stato. Si ricompose e ripercorse a ritroso i suoi passi. Alzò fieramente la testa. Il suo sguardo si fece più vivo ed intenso. Allo scoccare della mezzanotte si presentò da LEI e le fece dono della cosa più preziosa e vera che possedeva. Più bello della Luna. Più intenso di una stella. LEI lo guardò mentre LUI sorrideva e capì. Uno sguardo d'intesa e le disse. E' il più bel regalo che tu potessi farmi. Il suo sorriso era proprio ciò che le mancava. Una caratteristica che nessuno, tranne LUI, sapeva donarle con così intensa emozione. E fu il compleanno più bello della loro vita.
FINE

mercoledì 17 giugno 2009

POSTREMO VATE/LE TERRE FANTASTICHE (racconti fantasy)


Una raccolta di tredici racconti ambientati in un Piemonte fantastico e fiabesco, nelle Valli delle Alpi Cozie e nella pianura del Pinerolese, che copre un arco di tempo che va dall’Alto medioevo all’Epoca napoleonica. I personaggi che animano questi racconti sono creature delle selve e dei boschi, esseri magici, demoni infernali, mostri alieni, tenebrosi negromanti, impavidi guerrieri barbarici, teneri fanciulli e indifese pulzelle. Le creature della Luce e quelle delle Tenebre si combattono negli incantevoli scenari alpestri delle Alpi Cozie, dove tutta la Natura è animata e dove le esistenze degli umani entrano in continuo contatto con i magici abitanti dei boschi e dei torrenti e con i pericolosi invasori aliene e le crudeli entità demoniache che giungono dalle arcane dimensioni del cosmo. Un libro in cui fiaba, leggenda, fantascienza, mitologia, epica, avventura, romanticismo, orrore, storia, si mescolano in un magico crogiuolo da cui scaturisce un travolgente inno alla fantasia più sfrenata. Il tutto, nell’ambito di una cornice affascinante di una terra piemontese magica e incantata.

mercoledì 10 giugno 2009


Luglio 2008: Poesie
“Il pensiero è come l’alfabeto.
Inizia con la A di Amore, fonte
di ogni desiderio, e va concludendosi
con la V di vita, nella speranza di aver
compreso che questa deve essere vissuta attraverso il senso delle proprie emozioni.”

giovedì 4 giugno 2009

Belli e brutti di fronte alla Legge.


La Legge è uguale per tutti? Credo proprio di no. Questa mia assoluta convinzione nasce da fatti oggettivi e dalla certezza che non tutti i cittadini sono uguali di fronte alla Legge. Si. Avete proprio capito bene. I cittadini che si presentano davanti alla porta della Legge non sono uguali ed è perciò assurdo, nonché eccessivamente romantico, pensare che vi possa essere una Giustizia equa. Voglio porre alla vostra attenzione un caso eclatante di come l'eccezione mortifica la regola. Di fronte ad un debito maturato, un contratto oneroso da rispettare, la Legge si comporta in modo differente in quanto riconosce nei cittadini due diversi tipi di soggetti del Diritto: la persona fisica e quella giuridica. Quest'ultima ha la possibilità reale di scomparire, di "morire", con il fallimento ad esempio, e in questo modo le vengono condonati i frutti negativi del suo operato. Essi vengono accollati ad altri, senza che gli eredi dei soci o degli amministratori siano tenuti a rispettare gli oneri di qualunque accordo contratto in precedenza o debiti maturati. La persona fisica, ahilui, non può giovarsi di tale Diritto e di fatto "non può morire". I suoi legittimi eredi sono tenuti a rispondere degli impegni presi, dei contratti non rispettati, ecc. Due pesi, due misure. La Legge salvaguarda taluni cittadini a discapito di altri. La disuguaglianza non è sinonimo di equità. Si deduce che la Giustizia poggia le proprie gambe su un pavimento che non è in piano e le capita...di scivolare per terra.

lunedì 18 maggio 2009

L'UTERO DI SATANA


La trama

Nicholas Marshall subisce una serie di attentati dai quali salva a stento la sua vita. Decide di fuggire da Portland per recarsi al Satan's Womb e qui trovarvi protezione. La struttura, un'enorme costruzione edificata all'interno di Mount Withney, offre rifugio ed ogni sorta di divertimento. Dopo un primo periodo di euforia, il protagonista del romanzo si renderà conto di essere capitato in un luogo dove la sua vita varrà molto poco. Lo salverà l'amore...finchè dura.

I personaggi

Nicholas Marshall-E' più bravo a fare di conto che l'eroe. Tuttavia, la sua esistenza sarà costellata di incidenti mortali e solo facendo appello a tutto il suo coraggio potrà sperare di cavarsela.
Scarlette Bats-Bella, ingenua, innamorata...Scarlette ha fatto vita da reclusa per anni ed al Satan's Womb ci sta maledettamente bene.
Jasper Shitwell-Un dirigente di azienda del Montana che sa troppe cose sull'occultismo e che ha un dramma inconfessabile nel suo passato.
Il Direttore Quinlan-Un Direttore antropofobico non è esattamente ciò che ci vuole per l'interno del Monte Withney.
Il Dottor Lampard-Il Primario, Responsabile Sanitario di tutta la struttura. Anche lui ha parecchie cose da nascondere.

Curiosità

Ned Ludd Ned Ludd è il personaggio storico forse a me più caro. La sua contro-rivoluzione industriale è un esempio di come si possa coniugare la lotta delle idee con il rispetto della persona. Ci tenevo a dedicargli un romanzo o parte di esso e sono contento che sia capitato con il Satan's Womb.

Mount Withney Mount Withney non è una montagna cava. Se si eccettuano le cime dell'Alaska con i suoi 4.424 metri è la vetta più alta degli Stati Uniti. Non so dire perchè mi abbia colpito in modo così particolare però non sono pentito della mia scelta.

Jim Salicrup e gli altri Un vezzo che ho è quello di utilizzare nomi di personaggi ideati da grandi autori e rappresentati nelle tavole dei fumetti, nelle pellicole cinematografiche o tra le pagine di altri libri. In alcuni casi uso addirittura il nome proprio di qualcuno di questi autori. Vi lancio una sfida. Siete in grado di trovare tutti i riferimenti alle citazioni di questo genere che compaiono nei miei romanzi?

Pedofilia e Satanismo Ho pensato molto se era il caso di descrivere una scena come quella raccontata da Jasper Shitwell durante un rito satanico. Ho pensato che in molti si sarebbero scandalizzati. Non me ne importa niente. Colpevole non è uno scrittore come me che ipotizza una relazione tra l'occulto e la sparizione di bambini bensì chi ha il dovere di vigilare o di investigare o di condannare...e non lo fa.

La stanza del pericolo Le sale olografiche del Satan's Womb sono una fortemente voluta citazione della stanza del pericolo che tutti i fan degli X-men conoscono molto bene.

Citazioni

L'Utero di Satana è dedicato: a Edgar Rice Burroughs, La sua trilogia su John Carter da Marte è un modello per ogni scrittore del genere fantastico; a Kurt Busiek, in particolare ai capitoli di Astrocity che in Italia sono stati pubblicati in un book col titolo "Confessione"; a Ralph Peter Watkins, regista inglese a mio parere ingiustamente sottovalutato.

Ringraziamenti

I miei più infiniti ringraziamenti vanno al Dottor Elio Dal Molin, all'Ingegnere Alberto De Bernardi, a Federico "the genius" Deri e a Federico Galetto, autore dei quadri di prima e quarta di copertina.

Per sapere come reperire Satan's Womb occorre inviare una mail a pgt2004@alice.it

martedì 12 maggio 2009

E se le banche dessero lavoro...


L’attuale crisi economica che vede in prima fila le banche mi ha fatto pensare che gli economisti, oltre al coraggio, hanno perso anche la fantasia. Il dato che più ha allarmato i mercati è il vertiginoso aumento dei crediti insolventi. Le aziende (quindi anche le banche concorrenti) che non sono più in grado di sostenere il peso di un debito dichiarano fallimento e spariscono dal mercato. Creando una nuova situazione debitoria. Gli azionisti che avevano investito in azioni di queste imprese si ritrovano in mano dei pezzetti di carta di nessun valore. Spesso, in questi casi, gli azionisti sono proprio le banche che ritenevano di avere ricevuto garanzie sufficienti per poter fornire un prestito. Quindi, nel proprio portafoglio, si ritrovano ad aver perso denaro, si accorgono troppo tardi di avere sbagliato l’investimento e se potessero tornare indietro nel tempo…farebbero le stesse identiche scelte. Perché? Perché ogni prestito viene concesso in base a garanzie materiali o politiche mai di tipo personale. Credo che sia sbagliato. Mi spiego meglio. Se il ricco figlio del Commendator X chiede un prestito per motivi personali lo ottiene. Viceversa, l’artigiano Y che è il miglior professionista della zona ed ha bisogno di aumentare la metratura di casa propria perché gli è nata una splendida bambina avrà difficoltà a coronare il suo sogno se non ha beni materiali ipotecabili da portare in garanzia. Poco importa se il Commendator X ha il vizio del gioco o se la ditta dell’artigiano incrementa la sua attività del 50% all’anno. Nella concezione materiale e materialistica del capitalismo globale che domina l’attuale società occidentale il valore delle capacità umane non è riconosciuto. Nasce da questa amara considerazione l’idea che le banche si trasformino in strumento di raccolta e prestito di denaro e di LAVORO. Come? Aggiungendosi a quelle ditte che si occupano di mettere in contatto le imprese con i lavoratori. La nostra banca, dunque, sarebbe in grado di ricavare un doppio utile dalla buona riuscita di un prestito. Pensiamoci un attimo. L’artigiano Y si reca allo sportello della sua banca ed ottiene il prestito sulla base di garanzie umane. Qualora non riuscisse a far fronte al suo debito dovrà saldare lo stesso con quel lavoro che la banca stessa cercherà di procurargli.

venerdì 1 maggio 2009

Harry Potter torna a scuola...per 1000 Euro.



Pinerolo, 29 aprile 2009

OGGETTO: Invito per conferenza stampa sul Concorso letterario dedicato agli studenti sul tema di Harry Potter

Gentili visitatori,
l’Associazione Gruppo SISIFO ha indetto un Concorso Letterario che presenterà in conferenza stampa Sabato 9 Maggio dalle ore 11.00 alle 12.30 a Palazzo Graneri della Roccia in Via Bogino 9, a Torino, nella sala del Circolo dei Lettori.

Il nostro obiettivo è quello di utilizzare Harry Potter ed il fascino letterario di cui gode in special modo tra i giovani per sollecitarli alla lettura di romanzi, attraverso il gioco, la competizione. Vorremmo che gli alunni che nel settembre 2009 frequenteranno la classe prima media inferiore si cimentassero nella scrittura del "capitolo mancante" della saga. Il concorso letterario si intende totalmente gratuito per i partecipanti ed è rivolto alle classi prime delle Scuole Medie Inferiori della regione Piemonte.

Una giuria di artisti e scrittori, valuterà l’anno successivo gli elaborati e comunicherà quale tra i testi pervenuti è meritevole di vincere il primo premio di 1000 Euro in buoni acquisto per libri di testo o di lettura (suddivisi in 500 Euro a disposizione degli autori e 500 all'Istituto Scolastico).

Il concorso letterario si intende rivolto alle classi prime delle Scuole Medie Inferiori della Regione Piemonte. Il testo con la spiegazione del Progetto, le modalità di adesione ed il Regolamento del Concorso sarà messo a disposizione di quei Dirigenti Scolastici che ne faranno richiesta ed è scaricabile sul sito http://www.pgtomatisweb.altervista.org/. In "Harry Potter e i Doni della Morte", J. K. Rowling ha volutamente glissato sugli avvenimenti che intercorrono tra il penultimo capitolo, con la scomparsa definitiva di Lord Voldemort (La falla nel piano) e quello successivo (19 anni dopo). Gli alunni che parteciperanno saranno chiamati a scrivere tale capitolo della saga di Harry Potter della lunghezza minima di 5 cartelle e per un massimo di 15 (tenendo conto che ci si dovrà attenere ai limiti per pagina di 2500 battute) che fa riferimento proprio a questo anello mancante.


Per ogni ulteriore informazione la rimandiamo a:
Pier Giorgio Tomatis
Presidente Associazione Gruppo SISIFO
Via dell'Isolantite 13
Pinerolo
0121399001
3383229758
pgt2004@alice.it
http://www.pgtomatisweb.altervista.org/
http://www.piergiorgiotomatis.blogspot.com/
http://tomatispiergiorgio.blogspot.com/
http://associazionegrupposisifo.blogspot.com/
http://groups.google.pl/group/hogworks
Gabriella Gumina
Via dell'Isolantite 13
Pinerolo
0121399001
3382884027
gabriellagumina@hotmail.com
http://gabriellagumina.blogspot.com/


Per la realizzazione concreta di questo Progetto il Gruppo SISIFO ha ottenuto il nullaosta dell'autrice J K Rowling attraverso la Christopher Little Literary Agency. L'autrice di Harry Potter ha delineato delle guidelines e ad esse l'Associazione Gruppo SISIFO si attiene scrupolosamente.
"Warner Bros. Entertainment and JK Rowling are not responsible for this event but, subject to conditions, they have kindly granted us permission to use the HARRY POTTER® trade mark and other materials."